ALIMENTARI
A Napoli il soffritto è chiamato anche tosciano e saporiglio. E’ un piatto da intenditori, che manda bocca e stomaco in fiamme e richiede l’accompagnamento di un vino rosso robusto per spegnere l’ardore del peperoncino forte.
E’ questa una versione rivisitata degli antichi spaghettielli ‘nzogna e pepe cioè con sugna e pepe cosparsi generosamente di pecorino piccante grattugiato; per lungo tempo il burro è stato un condimento riservato a palati raffinati ed a borsellini ben forniti, poco o quasi nulla adoperato dal popolo napoletano.
Già conosciuti nel 1300, i vermicelli furono chiamati così perchè anticamente venivano preparati a mano ed erano molto più corti di quelli attuali ed avevano la forma di vermetti essendo a volte anche storti.
Fino agli inizi del Novecento la pesca dei frutti di mari era eseguita dai rastrellari che dai loro gozzi scandagliavano la sabbia con lunghe pertiche, alla cui estremità era fissato un rastrello, portando in superficie i frutti di mare. La vendita era effettuata su bancarelle allineate lungo il litorale di […]
Vuole la leggenda che siano stati introdotti dal viaggiatore Marco Polo, di ritorno dalla Cina (altro Paese nel quale sono noti e apprezzati piatti tradizionali) nel 1295, sebbene nella descrizione della Sicilia tramandataci da Idrisi al tempo di Ruggero II di Sicilia nel suo famosissimo Libro di Ruggero si faccia […]
Si ha memoria degli Astesi a partire dai pimi anni del ‘900, quando le nostre nonne cuocevano il pane nei forni comuni a legna di paese. In attesa che il forno raggiungesse la temperatura desiderata, ponevano sulla bocca dello stesso questi dolci particolari che avevano preparato con la pasta del […]
E’ risaputo che i bambini siano birichini e dispettosi e che non perdano occasione di esprimere queste loro caratteristiche con il semplice gesto delle boccacce mostrando la lingua. Le monelle ricordano, appunto, la lunghezza di queste. Composte di poche e semplici ingredienti sono divenute naturali sostitute del pane e si […]
La tradizione fa risalire la nascita del grissino all’ anno 1679 ad opera di un “panatè” di nome Antonio Brunero per soddisfare la necessità di nutrire il re Vittorio Amedeo II, impossibilitato a digerire il pane. Da allora ci sono state molte evoluzioni, nell’ Astigiano venne adottato un tipo di […]
Senza zuccheri aggiunti, senza sapore in meno,senza nulla da aggiungere nè da togliere. È ineguagliabile. È affascinante. È la Nera. Ingredienti: acqua, anidride carbonica, colorante: caramello E150d, acidificanti: acido fosforico, aromi naturali (inclusa caffeina), edulcoranti: sucralosio.
Con tutte quelle bollicine sapientemente dosate e l’originale gusto della migliore cola. È’ provocante. E’ irresistibile. E’ la Rossa. Ingredienti: acqua, zucchero, anidride carbonica, colorante: caramello E150d, acidificanti: acido fosforico, aromi naturali (inclusa caffeina).